Street artist abruzzese noto per le sue rappresentazioni di nere figure antropozoomorfe “a passo di geroglifici”. Il suo tratto è caratterizzato da linee calligrafiche, tratteggi e puntini, e viene da lui spesso associato a temi sensibili, quali la riqualificazione di ambienti o la riflessione spirituale sull’attuale stato di salute del pianeta.
Un coccodrillo sacro
Pulpa Festival Vol.1_2021
Questo murale, di rilevanti dimensioni, vuole essere una riflessione spirituale sull’attuale stato di salute del pianeta Terra, rappresentato in modo simbolico nelle sembianze del “coccodrillo sacro”: il signore dei mondi sotterranei, il mostro primordiale per eccellenza che erompe dal caos primitivo evocando forze occulte sepolte nell’inconscio, l’immagine del potere della vita sulla morte, simbolo di creazione e distruzione e l’archetipo del divoratore insaziabile.
Il coccodrillo è un animale antico, un rettile dall’aspetto preistorico che possiede la forza e la ferocia delle energie primitive, che appartiene tanto al regno della terra quanto a quello dell’acqua.
La scelta dell’artista di dipingere il coccodrillo nero su bianco non è affatto casuale: infatti, osservando l’opera, l’impatto negli occhi degli osservatori sarà notevole, proprio per via del perfetto contrasto.