Illustratore, muralista e direttore artistico, la sua speranza è quella di svelare la connessione arcaica tra uomo e natura progettando opere che facciano sentire lo spettatore partecipe e consapevole del contesto naturale in cui vive.
Ha lavorato con svariati clienti tra i quali Google, Boston Consulting Group, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Gambero Rosso Magazine, Mercure Hotels, Mondadori. Ha realizzato opere murarie per diverse città tra l’Italia e gli Stati Uniti.
Dharma: il primo respiro della tua seconda vita
Pulpa Festival Vol.1_2021
Il termine “Dharma”, infatti, deriva dalla cultura orientale, e può essere tradotto con “Legge Cosmica”, “Legge Naturale” o “il modo in cui le cose sono”. Senza artifici, senza pregiudizi.
Quel che l’artista ha voluto rappresentare è la catena montuosa del Gran Sasso, chiamata iconicamente “Bella Addormentata”. Un appellativo evocativo che consente di integrarla maggiormente alla memoria comune, nonché un monumento naturale in cui identificarsi, e dal quale lasciarsi sovrastare. Senza paura. O meglio, con cosciente serenità.
Contemporaneamente l’opera rappresenta il risveglio da un lungo periodo di torpore: il primo respiro della nostra seconda vita.
La leggenda della Bella Addormentata d’Abruzzo narra che quel sinuoso profilo femminile appartenga a Maja, la più affascinante tra le sette Pleiadi. La ninfa conferisce al comprensorio del Gran Sasso un aspetto sorprendentemente umanizzato. E la vediamo lì accasciata poiché letteralmente impietrita dal dolore per la perdita del figlio Ermes.
Così, immaginando che la Bella Addormentata prima o poi si risvegli, levandosi al cielo per vivere una seconda vita, anche noi possiamo augurarci di varcare la soglia dei momenti bui. Per cogliere nuove opportunità. Per avere un’altra occasione. Per tornare a respirare.