
L’artista spagnolo, attualmente residente a Città del Messico, svolge la sua attività come illustratore e co-direttore del collettivo grafico mobile Ruta Gráfica Mx. La sua passione si manifesta nell’abilità di reinterpretare le trame e le forme organiche della flora e della fauna che abitano il nostro pianeta, dando vita a un immaginario distintivo caratterizzato da suggestivi contrasti in bianco e nero.
Trabocco

Pulpa Festival Vol.3_2023
Il racconto che Guillem Font – spagnolo, classe ’86 – regala a Montesilvano trae ispirazione da una citazione presente all’interno dell’opera “Il trionfo della morte” di Gabriele d’Annunzio, che descrive l’articolazione della struttura del trabocco abruzzese assimilandola a quella di un anfibio preistorico. La composizione ben si adatta alla parete scelta per l’artista, il cui soggetto si sviluppa per lungo, trasponendo in maniera ineccepibile le parole di Gabriele d’Annunzio in illustrazione. L’estratto dell’opera sembra essere stato cucito addosso a Guillem, il cui lavoro si concentra sulla rappresentazione anatomica animale, talvolta immaginaria, a tratti fantastica, come nel caso del Pulpafestival: una creatura gigante, dalle sembianze di un ignoto anfibio la cui livrea, sui toni del grigio e tigrature nere, si avvicina incredibilmente a quella dello sgombro, specie assai diffusa sulla costa adriatica.
Sul dorso, come una protesi, si estende la struttura di un trabocco di un giallo sgargiante, in netto contrasto cromatico con l’animale ma, al contempo, in perfetta sintonia con la sua struttura corporea.
Impressionante risultano anche le tecniche utilizzate per la realizzazione della parete, eseguita totalmente a rullo e pennelli.
Incantato dai trabocchi abruzzesi, l’artista ha involontariamente realizzato un murale dal carattere simbolico, prescindendo dalla poetica dannunziana, semmai reinterpretandola, cogliendo a pieno il senso del festival.