
Istinto, velocità, colore, sporcature emotive, striature passionali, abbracci delle pennellate. Tutto combacia con il gesto che diventa sempre immediato, caldo, improvviso. Raul dipinge con una velocità primitiva poiché la sua pittura è un modo per materializzare un’emozione. Così i suoi volti appartengono alle persone che incontra nei suoi viaggi, le strisce sono le strade che percorre, i segni sono i pensieri che prendono posto senza supporto.
Endless Summer

Pulpa Festival Vol.1_2021
Il murale dipinto da Raul si distingue per la danza di due tinte pastello complementari; che si attraggono, alternano e sovrappongono. Scanditi da un ritmo vibrante e ipnotico, l’azzurro e il rosa incalzano senza tregua la parete, entrando l’uno dentro l’altro, richiamando in particolar modo le spiagge tropicali di Miami. In effetti, osservando quest’opera, sarà semplice rievocare il ricordo di un’alba attesa in riva al mare e la meraviglia suscitata dalla scoperta delle prime e calde luci del mattino, emerse dalle acque per colorare il cielo, e il ricordo di un’estate che vorremmo potesse non finire mai.
Quelli che vediamo spiccare sulla parete sono segni e simboli energetici dal carattere polietnico e multiculturale, che l’artista indaga, assimila e canalizza per esplicitare il proprio linguaggio. Le sue pennellate sono come note apposte sulle partiture musicali, in cui la chiave all’inizio del pentagramma è da ricercarsi in quelle che sono le esperienze vissute da Raul nel suo peregrinare in giro per il mondo. E quelle sgocciolature che vediamo fluire da ogni simbolo rappresentano le sue emozioni, intrise di spiritualità e vissute lungo le strade percorse.
Mimetica

Pulpa Festival Vol.2_2022
Con un muro dal carattere enigmaticamente emotivo, come succede per molte delle sue opere, Raul presenta al pulpafestival vol.2 un secondo murale dai colori decisamente intenzionali, ispirati al tema attorno a cui ruota la manifestazione.
La danza dei suoi pittogrammi, bianchi purezza, continua impetuosamente su un fondo di colore verde, legato nell’immaginario collettivo, alla Madre Terra e ai suoi frutti. Lo stile riconoscibile, primitivo, celebrativo di una realtà che si cela dietro i simboli, consente a Raul di rimanere originale, descrivendo ogni volta un racconto differente e dando all’osservatore gli strumenti utili alla sua interpretazione.
Raccontando la storia che ha portato l’essere umano a dover imparare concetti come la resilienza, l’adattamento e la convivenza in contesti svariati, talvolta ad esso ostili, le tonalità di verde utilizzate dall’artista rimandano all’antica esperienza di immersione nella natura quale rifugio dai pericoli e fonte di sopravvivenza. Scopi nobili, si potrà pensare. Ma in questo caso Raúl si spinge oltre l’intento di autoprotezione, sottolineando, anzi, un comportamento ambiguo, il cui scopo si è trasformato, volgendosi in inganno per colei che ci ha dato la vita.
Un messaggio significativo nascosto tra i simboli, da sviscerare e metabolizzare per un cambiamento positivo dell’umanità.