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Artista contemporaneo di origine australiana, Reka crea creature surreali e astratte che emergono dalle profondità della sua mente. La sua espressione artistica si traduce attraverso linee robuste, movimenti dinamici e l’uso audace del colore, comunicando un dialogo unico e avvincente con l’osservatore.

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L’oleandro

Pulpa Festival Vol.3_2023

“È l’alba, è l’alba. Il dio si desta: un grido di meraviglia irraggio tutto il lido. Brilla di rose il lauro trionfale!”

È a questo spezzone dell’Alcyone di d’Annunzio che si ispira l’opera realizzata da James Reka, in arte Rekaone, le cui opere hanno la straordinaria capacità di conferire movimento e allegria ai muri su cui vengono realizzate. Il flusso di colore, sempre denso, deciso e carico di energia, porta a termine un murale che vuole raffigurare la fioritura dell’oleandro, attraverso la rielaborazione totalmente soggettiva dell’artista.

Il surrealismo astratto dei soggetti rappresentati da James, originario australiano residente a Berlino, sono sempre riconoscibili grazie al costante rimando alla sua gavetta tra i treni della Melbourne Central Station. Tra i writers più affermati in circolazione, l’artista riesce a centrare la tematica del Pulpafestival con estrema semplicità e adeguatezza, mostrando come un’esplosione di colori astratta possa realmente rappresentare qualcosa di concreto.

La sinuosità dell’opera, la modalità di resa dei fiori, gli accostamenti cromatici: tutto è studiato per rendere al meglio i versi scelti per il festival. Inusuale è lo sviluppo longitudinale dell’opera per un artista i cui soggetti vengono rappresentati seguendo uno schema puntuale, che raffigura più di frequente personaggi come robot o soggetti legati all’anatomia. Il tutto rende l’opera ancor più interessante dal punto di vista artistico.

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