Dai primi graffiti, dai murales alle prime illustrazioni digitali fino ad arrivare al suo attuale stile in cui il disegno si fonde con la colorazione digitale. “Mi piace quando non c’è una spiegazione troppo razionale alle cose ma più poetica. Mi diverte quando qualcuno trova un significato o un’interpretazione completamente diversa dalla mia”.
Mi innaffio di me
Pulpa Festival Vol.1_2021
Quest’opera rappresenta l’ideale connubio tra l’uomo e l’ambiente in cui vive. Innanzi ai nostri occhi si presenta una scena tanto affascinante quanto surreale, in cui vediamo un giovane fluttuare nell’etere, tra nuvole e fiori, in barba a qualsiasi forza di gravità. La consistenza del suo corpo è così labile da consentirgli di levitare, con viticci che prendono il posto di carne ed ossa all’altezza del busto e delle caviglie. Il nostro ragazzo ha un’espressione serena e una postura piuttosto rilassata; l’ambiente che vive dentro lui lo fa star bene, donandogli benessere e leggiadria. Anche i fiori che spuntano dal suo busto e fanno capolino dal suo zaino hanno un aspetto florido e rigoglioso. Un innaffiatoio provvede a garantire loro, infatti, il sostentamento di cui hanno bisogno per continuare a crescere, e a proliferare.
Quel che l’artista vuole comunicarci è che prendersi cura dell’ambiente vuol dire anche avere a cuore il nostro benessere, con reciproco giovamento.