
La sua formazione da autodidatta lo porta a consolidare visioni e sperimentazioni compositive senza seguire uno schema preciso, ma attestando la sua personalità attraverso un linguaggio vicino al mondo della street art.
Si apre quindi una strada che si trasferisce nella pittura utilizzando come supporto sia il muro che la tela, concependo sempre le opere come una visione puramente emotiva.
I suoi lavori cominciano ad essere contrassegnati da uno stile multiforme in cui prendono vita personaggi antropomorfi, animali che si confondono con l’uomo, dove la natura si fa poesia.
Si salvi chi può

Pulpa Festival Vol.2_2022
L’artista padovano rappresenta con la sua opera l’essere umano in simbiosi con il mondo animale, in cui spiccano le peculiarità di ogni abitante del Pianeta. Uniti sotto lo stesso ombrello marciano di notte, in fuga dai mali del mondo, in attesa dell’arrivo del sole.
Tony Gallo lascia squillare un campanello di allarme nell’animo di chi si trova al cospetto del suo lavoro. Riflettendo sul perché l’uomo, nel suo percorso di sviluppo e progresso, debba anteporre necessariamente i propri interessi a quelli della vita animale, rovinando gli habitat naturali da cui egli stesso trae linfa e sostentamento. Sono proprio gli animali a determinare il ciclo di vita degli esseri umani. Perché continuare a mortificarli, minacciando il loro sviluppo e la loro sopravvivenza?
I personaggi fiabeschi che popolano il muro ci costringono a guardarli negli occhi, a fare proprie le loro emozioni. Possiamo salvarci. Dobbiamo salvarci. Ma per farlo dovremo essere insieme.