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Classe 1979. Laureata in Lettere a Parma, lavora come bibliotecaria. Dal 2010 si dedica all’arte urbana, creando pezzi anamorfici su asfalto-parete e installazioni in luoghi abbandonati.

La sua opera è presente in: Sidewalk Canvas di J. Kirk; Street Art di R. Thorne; The Art of Chalk di T. Stum; Street Art en Europe di N. Oxygène-B. Silhol; Designing graphic illusions; SOLO Street Art; Street art by women di Diego Lopez.

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Intercoltura

Pulpa Festival Vol.4_2024

“InterColtura” è un’opera suggestiva presentata al Pulpafestival di Montesilvano, dove l’arte ha preso una vita propria, trascendendo l’intento dell’artista. Al centro della scena c’è una donna enigmatica, con una strana acconciatura, che guarda l’osservatore mentre un barbagianni si posa delicatamente sulle sue dita. Davanti a lei, si trovano volumi sovrapposti dai quali sbocciano fiori di tarassaco, simboli di transitorietà e forza nascosta.

Il tarassaco, con i suoi acheni che si disperdono al vento, evoca l’idea della fragilità e della potenza della vita, un messaggio di vanitas e bellezza effimera. Il barbagianni, riconoscibile per il suo disco facciale a forma di cuore e il piumaggio bianco, è emblema di saggezza e capacità di vedere oltre le apparenze.

L’opera esplora il concetto di intercultura come una tessitura delicata e complessa delle relazioni umane, rappresentata da libri senza titolo e, in alcuni casi, con pagine bianche. La donna è una figura ambigua, una personificazione dell’intercultura stessa, evocando senza definire, mescolando molte identità senza rappresentarne una specifica.

L’artista si è smarrito in questo volto, diverso dai suoi soliti, e la creazione ha preso una direzione inaspettata, trasformandosi in una figura che incarna forza e mistero. “InterColtura” è un’opera che invita a riflettere sulla bellezza e la complessità delle connessioni umane, con la donna che racconta una storia universale, una storia che sfugge all’artista e si apre a infinite interpretazioni.

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