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L’artista, con uno studio rigoroso e grande disciplina, realizza opere di straordinaria padronanza tecnica e creatività. Le sue creazioni esplorano emozioni presentate come dettagli e frammenti, sussurrando all’inconscio attraverso la smaterializzazione delle immagini, liberate dai vincoli materiali e corporei. Concentrandosi su parti isolate, stimolano l’attenzione e l’immaginazione dello spettatore.

Utilizzando materiali poveri, l’artista rinnova elementi e oggetti abbandonati, un approccio nato dalla sua esperienza nell’arte di strada. Questo metodo critica il consumismo materiale e visivo della nostra epoca, evidenziando la serialità compulsiva degli oggetti nella società contemporanea. Le opere stabiliscono una connessione profonda con l’osservatore, avvolgendo i sensi e invitando a una riflessione più profonda.

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Il pennarello magico

Pulpa Festival Vol.4_2024

“Il pennarello magico” prende vita da un’ispirazione nata in metropolitana, dove l’artista ha osservato un bambino colorare freneticamente le pagine in bianco e nero del suo album con una penna magica. Questo semplice atto ha risvegliato nell’artista un turbine di ricordi ed emozioni legati all’infanzia e alla meraviglia della creazione.

L’opera rappresenta due neonati, uno caucasico e l’altro africano, addormentati e rannicchiati l’uno accanto all’altro. Questa immagine delicata e potente simboleggia l’innocenza e la purezza dell’infanzia, sottolineando l’idea che fin dalla nascita, tutti gli esseri umani sono uniti da un legame comune, indipendentemente dalle loro origini culturali o etniche.

I colori che emergono dalle pagine in bianco e nero del bambino in metropolitana diventano metafora della diversità culturale e della ricchezza che essa porta. L’uso vibrante e variegato dei colori rappresenta le diverse culture e identità che convivono armoniosamente, creando un dialogo visivo che celebra l’intercultura.

“Colori in Movimento” invita lo spettatore a riflettere sulla bellezza e sull’importanza della diversità, promuovendo un messaggio di unità e comprensione reciproca. Attraverso la dolce immagine dei due neonati, l’artista trasmette una visione di speranza e armonia, suggerendo che l’intercultura è una componente essenziale e preziosa della nostra umanità condivisa.

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